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A.P.S.P. "Santa Maria" storia e caratteristiche strutturali

Non si conosce esattamente l’origine della Casa di Riposo di Cles né la precisa data di fondazione.

Da un cenno storico, contenuto nell’Urbario della Congregazione di Carità di Cles, dell’anno 1844, risulta che essa fu fondata nel Secolo XIV dalla Confraternita della Santa Orazione e che ebbe il nome di “Ca’ di Dio” ed anche di “Ospizio di Santa Maria Nuova e di San Rocco”.

Già nell’anno 1535 troviamo uno Statuto proprio approvato dal Principe Vescovo di Trento Cardinale Bernardo Clesio: la Confraternita suddetta veniva riconosciuta amministratrice dell’Ospedale – Ricovero. Il fabbricato in cui veniva espletata l’attività assistenziale fu distrutto da un incendio nell’anno 1867 e dopo qualche anno l’Istituto risorse con uno scopo più ampio, cioè quello di curare gli infermi oltre che ricoverare i poveri. Vi è peraltro scarsa documentazione relativamente alla consistenza originaria e all’aumento del patrimonio nel corso dei secoli.

Nell’occasione dell’affidamento dell’Amministrazione dell’Ente alla neo costituita Congregazione di Carità all’inizio del diciottesimo secolo fu riconosciuto come patrimonio dell’Ente soltanto il fabbricato nel quale ebbe la sua sede, mentre tutte le altre attività patrimoniali amministrate dalla Congregazione di Carità furono ritenute di spettanza della Congregazione stessa.

Arrivando ai nostri giorni, nel 1933, il patrimonio consisteva in un edificio sito in via Tiberio Claudio, ora abbattuto, e nel relativo arredamento, il tutto stimato in un valore complessivo di Lire 120.000. Successivamente, con deliberazione n. 136 dd. 15 novembre 1966 il Comitato di Amministrazione dell’Ente Comunale di Assistenza gestore, in forza dell’art. 6 della Legge 3 giugno 1937 n. 847, delle Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza, precedentemente amministrate dalla Congregazione di Carità, decideva, constatata la fatiscenza della vecchia sede in via Tiberio Claudio, di trasferire il ricovero nei locali della Casa di Cura Santa Maria in località Campi Neri acquistati dall’E.C.A. con atto dd. 5 settembre 1966 sub GN. 818/66 Libro Fondiario di Cles in esecuzione della deliberazione n. 52 dd. 5 aprile 1966, con la destinazione di reparto di maternità del nuovo Ospedale Civile. Tale sistemazione, da provvisoria divenne di fatto stabile e definitiva nel 1970 quando la Commissione per l’individuazione e l’inventario dei beni da trasferire agli Enti Ospedalieri (art. 5 L.R. 31 ottobre 1969 n. 10 ) nella seduta del 17 aprile 1970 stabiliva, tra le altre cose, il passaggio degli edifici dell’E.C.A. all’Ospedale Civile di Cles, escludendo però la Casa di Cura Santa Maria di Cles, la quale rimaneva di proprietà dell’Ente Comunale Assistenza.

Successivamente il Consiglio di Amministrazione dell’Ente Comunale di Assistenza – Casa di Riposo acquistava, con delibera n. 27 dd. 09 ottobre 1976, la p.f. 237/1 e le pp.ed. 573 e 56/7 in C.C. di Cles, al fine di ampliare la Casa di Riposo stessa. I lavori di ampliamento nella forma attuale hanno avuto luogo nella prima metà degli anni ‘80. Appena completata la nuova costruzione si provvedeva pure alla ristrutturazione della parte di edificio già Clinica “Santa Maria”. Attualmente ed in seguito alla soppressione degli ECA l’intero patrimonio immobiliare risulta intavolato alla IPAB – Casa di Riposo “Santa Maria” di Cles nelle partite tavolari p.ed. 571 – p.ed. 56/7 – p.f. 166/5 – p.f. 225/1 – p.f. 229/1 – p.f. 231/2 – p.f. 235/1 – p.f. 235/2 – p.f. 236/2 p.f. 239/1 – p.f. 239/2 in Comune Catastale di Cles.

Recenti acquisti e lavori hanno notevolmente ampliato l’area disponibile ed i volumi con la costruzione di un garage, parco giardino e Centro servizi. Nel corso di questi lavori sono stati fatti alcuni ritrovamenti di notevole interesse archeologico tanto che parte del sedime della Casa di Riposo è stata vincolata a sito di interesse archeologico provinciale.

Alla data attuale sono in fase di ultimazione i lavori di ampliamento e ristrutturazione complessiva dell’edificio esistente. Il patrimonio immobiliare attuale e come venutosi ad incrementare nel corso degli anni ha raggiunto la consistenza individuata dall’inventario in occasione della trasformazione in A.P.S.P. come da Legge Regionale n. 7/2005.


Caratteristiche strutturali.

L´immobile, che è situato a Cles in via Eusebio Chini al n. 7, è da qualche anno oggetto di lavori di ampliamento e ristrutturazione, ormai in fase di completamento. Dispone di 82 stanze letto suddivise in 61 stanze doppie e 25 stanze singole, tutte dotate di servizi igienici autonomi.

Le stanze sono disposte in quattro nuclei autonomi completi di zone comuni, cucine di piano ed ambulatori; la loro identificazione è facilitata dal differente colore che lo contraddistingue (salmone, azzurro, anice, arancio) per consentire ad ospiti ed utenti esterni un più facile orientamento.

In ogni stanza è installato un televisore con telecomando e cuffie personali a richiesta. Ogni posto letto è attrezzato con pulsante di chiamata d´emergenza e luci notturne. Ogni ospite ha a disposizione un armadio, comodino e cassettiera personale con chiusura a chiave. I residenti hanno la possibilità di personalizzare gli spazi a disposizione con oggetti a loro cari.

L´Azienda è dotata di un efficace sistema di comunicazione interna che consente di colloquiare da ogni stanza, con il personale d’assistenza del nucleo e di poter avere, quindi, in tempo reale, risposta alle eventuali esigenze segnalate.

La Palazzina Centro Servizi è presidiata dalla Reception e costituita da spazi adibiti ad attività socio – animative e da una sala bar/lettura.

La Palazzina Centro Servizi dispone inoltre del salone pedicure e parrucchiera, di una sala da pranzo per il Servizio del Centro Diurno, due sale relax e della palestra per le visite fisioterapiche. Il terzo piano della Palazzina è occupato dagli uffici della Direzione, Presidenza, amministrativi e da una sala riunioni. La struttura è circondata da un ampio parco conannesso sito archeologico, due strutture coperte consentono agli ospiti il relax all´aria aperta. Le uscite della struttura sono tutte dotate di un sistema di controllo visivo ed acustico in grado di segnalare eventuali uscite non consentite di ospiti disorientati e, comunque, non autorizzati a lasciare la struttura autonomamente.

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Pubblicato il: Lunedì, 11 Settembre 2017 - Ultima modifica: Martedì, 27 Ottobre 2020
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